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sabato 28 maggio 2011

Festina: dove dormono le statue

Fonte immagine

Ecco che cos'era! Beata ignoranza!
L'altra sera tornavo a casa con l'amica Rebuf dall'Electric Party a Villa Romana quando ci siamo imbattute in un furgone con un passeggero molto particolare: nel piazzale Galileo, di fronte al Park Palace, un uomo enorme con la pelle maculata tra il celeste e il panna, l'espressione del volto concentrata e la faccia protesa in avanti, stava seduto nel retro.
Siamo tornate indietro, sono scesa dalla macchina e ho toccato con le nocche quell'orco silenzioso, con le mani staccate dal busto ed i piedi giganteschi. Abbiamo immaginato fosse diretto in un parco sontuoso, ed oggi lo ritrovo in piazza Pitti e al centro di molte polemiche.
L'autore è Rabarama (Paola Epifani) scultrice. Quella come altre opere sono enormi, è vero, ma a Festina quel gigante piace. In fondo l'ha conosciuto una notte e con i conoscenti notturni si crea complicità. E in fondo si gode proprio quella piazza che, è deciso, vedremo pedonalizzare.

mercoledì 25 maggio 2011

Festina una donna per amica


Sto arrivando a pensare che la donna che ama se stessa è capace di volere il bene per le altre donne. Le sue azioni osservano un certo codice di sorellanza che le evita di compiere scelte che ledano se stessa e il genere femminile.
Per esempio, se lui sta con una donna in gravidanza, non ci va a letto. Se a quel colloquio le chiedono di sbottonarsi la camicetta per vendere cialde del caffè, riflette che non si tratta di avere un bel seno ma di essere trattate come oggetti.


Riuscite a vivere lunghe amicizie con altre donne?
Vi trovate a trattare le vostre amiche in modo diverso dalle ragazze che non conoscete?
Quale tipo di donna suscita in voi curiosità e ammirazione?

giovedì 5 maggio 2011

Festina FE workshop gratuiti

Per la domenica dell'8 maggio 2011 Fabbrica Europa apre le porte della Stazione Leopolda a 4 laboratori gratuiti per massimo 20 partecipanti, in occasione della presentazione finale del progetto europeo "Focus on Art and Science in the performing arts: la creazione contemporanea". Si tratta di workshop che assumeranno la forma di un dibattito aperto in cui si analizzeranno i principi, le tecniche e le tecnologie usate in scena. I contesti di approfondimento sono i seguenti:
  • "Gnosis#1 - L'uomo e la macchina": 12:00
    con Vincenzo Carta e Andrew Ferrara
  • "Costruire" la messa. Da Ockeghem all'esperienza della Leopolda, i meccanismi relazionali tra suoni, immagini e spazi: ore 15:00
    con Fabio Lombardo (l'Homme Armé), Lorenzo Pallini (Fabbrica Europa) Francesco Giomi (Tempo Reale) Andrea Aleardi (Fondazione Giovanni Michelucci) Federico Fiori e Francesca Lenzi (InFlux)
  • "La Rabbia Rossa" Progetto Displace: ore 15:00
    con Claudia Sorace e Riccardo Fazi - Muta Imago
  • "And all the questionmarks started to sing": ore 17:00
    con Lisbeth J. Bodd e Ase Nilsen - Verdensteatret
Per informazioni e iscrizioni (obbligatorie) 055241962 / 0552638480
Oppure inviare una email a teatrodanza@fabbricaeuropa.net

Tutti gli articoli di Festina su Fabbrica Europa 2011 e 2010>>link
Il sito al Festival>>link

lunedì 10 maggio 2010

Festina FE il caso Jan Fabre

Jan Fabre l'imbalsamatore di animali domestici. Jan Fabre l'artista. Jan Fabre crudele. Jan Fabre utilizza solo randagi trovati morti.
Il personaggio più discusso di questa edizione del Festival scuote e divide l'opinione pubblica. Su facebook un gruppo di protesta contro la sua esibizione[>>link], in consiglio comunale una mozione per bloccarlo. Mercoledì 12 le associazioni animaliste hanno indetto un presidio davanti alla Stazione Leopolda alle 20:00 per dare il "benvenuto" all'artista belga.

Tu che ne pensi?

Intanto è di questa sera la notizia ufficiale: il direttore artistico Roberto Bacci ha comunicato la decisione presa da Fabbrica Europa in merito alla contestata performance prevista mercoledì e giovedì sera.

Malgrado la mozione presentata dall’opposizione in Consiglio Comunale che richiedeva al Sindaco di evitare lo spettacolo di Jan Fabre, approvata con i voti della destra e di alcuni membri della maggioranza, la Fondazione Fabbrica Europa e la Direzione Artistica decidono di mandare in scena “Another Sleepy Dusty Delta Day”.

Questa decisione rivendica l’autonomia culturale di una manifestazione che lavora a Firenze da 17 anni; rivendica di poter presentare un’opera già andata in scena in molte parti d’Italia ed Europa; rivendica la libertà d’espressione dell’artista Jan Fabre che ha realizzato uno spettacolo permesso dalla legislazione italiana e internazionale e che non prevede alcuna forma di violenza sui canarini presenti in scena; rivendica un’autonomia da posizioni settarie e ideologiche, o peggio strumentali, che vogliono riportare in ambito politico scelte che alla politica non dovrebbero competere, per tutelare l’immagine di Firenze in Toscana in Italia e nel resto d’Europa.

Pertanto, decidiamo di mandare in scena lo spettacolo di Jan Fabre così com’è stato fatto in altri paesi dove si è potuto verificare che nessuna offesa è stata perpetrata ai danni del mon
do animale.

Lo facciamo per permettere anche agli spettatori di Fabbrica Europa di poter assistere e discutere civilmente i temi che lo spettacolo sollecita.

mercoledì 28 aprile 2010

Festina NB in Cantina

Torno adesso da un incontro di Un Palco per Firenze su Notte Bianca e Estate Fiorentina svoltosi alla Cantina Barbagianni, ristorante di via Sant'Egidio. Dopo essersi seduti insieme a cena, Giuliano da Empoli, assessore alla cultura, e alcuni giornalisti e rappresentanti della scena culturale fiorentina sono scesi per dibattere. Marco Parente ha trovato un paio di peli nelle uova dell'assessore, ma alla fine i toni si sono mantenuti confidenziali quanto prevedibile.

Ciononostante Festina ha capito un paio di cose. Intanto perchè si fa una Notte bianca: fare uscire la gente. Fare un piacere ai commercianti. Fare cultura. Si tratta di rendere le strade ai fiorentini sobri VersuS gli americani ubriachi. Renderla alle coppie giovani e agli artisti che vogliono un pubblico a giustificare (anche economicamente) le loro esibizioni. Detta così, non mi pare male. Non può parere male.
Seconda cosa capita: in certi discorsi la cultura non si capisce cos'è, perde forma, pare staccata dalla gente concreta, è una roba che piace a uno o fa schifo a un altro, poi educa, dai sottintesi la capisce meglio chi è pagato per farla, muove sempre meno soldi di quanto sarebbe necessario anche se sono gli stessi con cui si faceva roba grossa una volta. Qualcosa, di questo, non mi basta.

Note: A completare la serata, Bedtime stories, foto di Paolo Contaldo in mostra fino al 16 maggio, e tre jazzisti saltellanti, il Trittico Trio, con i loro ottoni abili a emozionarmi Onda su Onda.