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Ieri sono entrata alla Leopolda per ascoltare uno degli interventi da 5 minuti del convegno strutturato come una diretta radiofonica: Prossima Fermata Italia. Quando ho varcato la soglia, è stato il turno di Paola Fioravanti. La signora ha alzato la voce, con un ritmo senza cedimenti, per parlare di diritti civili. In particolare: i diritti degli omosessuali non devono essere difesi e pretesi dai politici omosessuali, sono diritti di tutti. E poi: non teniamo fuori la metà della popolazione del paese dai ruoli politici dirigenziali, quindi: come mai le donne al potere ci vanno solo se sono gli uomini a sceglierle?
Sono uscita carica, a testa alta e sono andata incontro al pomeriggio pensando che un giorno forse non ci sarà bisogno di distinguere le persone in uomini e donne, ma al momento la categoria a cui appartengo deve saper essere consapevole e combattiva, oltre che splendida.