venerdì 19 luglio 2024

Festina, gli Yokai invadono Firenze!



Nelle sale sotterranee del Museo degli Innocenti, a Firenze, abbiamo registrato un'elevata presenza di spiriti spaventosi ed ancestrali. Si tratta degli Yokai, come Jorogumo e Tsuchigumo, ragni malefici ed incantatori che attirano le vittime nella loro ragnatela, o come Tengu, la cui statua minacciosa ci accoglie all'ingresso e promette di entrarci nei sogni per addestrarci con la katana. Da dove provengono questi esseri multiformi?

Sul sangue di quarantamila teste di nemici mozzate si fondò la lunga Pax Tokugawa.

L’assenza di guerre, allontanando i ricordi e gli orrori dei massacri del passato, favorì lo sviluppo di racconti epici che davano vita ad atmosfere cupe e terrificanti.



La mostra Yōkai. Mostri, Spiriti e altre Inquietudini nelle Stampe Giapponesi ci si apre davanti, passo dopo passo, e ci porta nel  XVII secolo durante l’epoca Edo, con opere provenienti dalla Japanese Gallery Kensington di Londra ma anche armature del Museo Stibbert.
Teli verticali decorati con i dipinti dell'epoca fanno da sipario alle varie tappe di un percorso alla scoperta della paura e dei modi per raffigurarla ed esorcizzarla.

I visitatori sono chiamati a vivere un'esperienza immersiva da 10 minuti nella Sala delle Cento Candele. Seduti su tatami posti nel pavimento di una stanza in penombra possiamo rivivere un antico rituale per samurai, adatto per trovare il coraggio o perdere l'onore. La voce roca del fantasma di un vecchio guerriero sanguinario, morto dopo essere impazzito per la paura, ci racconta che ai suoi tempi si riunivano in un luogo buio al calare della sera e iniziavano a raccontarsi storie spaventose. Uno alla volta, i samurai narravano e poi soffiavano su una candela per spengerla e lasciavano i compagni sempre più al buio, con le immagini vivide dei mostri nella testa. Ognuno di loro doveva raccontare ai compagni una storia popolata di yōkai, i mostri giapponesi, con l’obiettivo di testare il loro coraggio spaventandoli a morte. Al termine della storia, chi l’aveva narrata doveva alzarsi, spegnere la candela di una lanterna, prendere uno specchio e specchiarvisi nell’angolo più lontano dagli altri. Allo stesso modo i visitatori fanno il loro ingresso in una stanza buia, illuminata soltanto dalla rossa luce di cento candele che si spengeranno una ad una fino alla completa oscurità.

Con i sensi attivati anche i bambini possono immergersi e giocare nel mondo degli Yokai.
C'è una saletta a loro dedicata dove colorare i mostri preferiti e simpatiche carte da assemblare. All'ingresso viene fornita una mappa su cui indicare dove si trovano alcuni elementi nascosti, in una semplice caccia al tesoro.


La mostra è visitabile fino al 3 novembre.
Costi e maggiori informazioni nel sito.