giovedì 5 marzo 2020

Festina ed il Decamerone della Corona


Siamo esseri di carne che si consolano strusciandosi gli uni agli altri. E quando la minaccia di un periglioso contagio ci mette ad un metro di distanza gli uni dagli altri, abbiamo ancora più paura.
Abbiamo in testa una nube di parole pubbliche: le istruzioni per lavarsi le mani, i titoli shock dei giornali, le contraddizioni di un sistema politico che si accapiglia di fronte ad uno scenario sanitario ed economico senza precedenti.

Ma a proposito di precedenti.
A metà del '300 la peste sta flagellando mezza Europa quando un gruppo di giovanotti benestanti si ritira in campagna per sfuggire al contagio. Siamo dentro al Decamerone e ci si affida alle novelle per rallegrare l'anima.

Festina lancia il progetto il Decamerone della Corona per prendere spunto da Giovanni Boccaccio e portare nelle vostre case un momento leggero. Vogliamo stringere quelle mani seccate dall'amuchina. Vogliamo dirvi che è sano aver paura per la salute di qualcuno, basta non diventare né stronzi né razzisti.
Vogliamo affidarci a parole amiche, parole private che si diano conforto e ci lascino illesi.

#decamerone2020 qui i video delle storie


Andiamo a caccia di parole e storie come fecero i ragazzi del Decamerone, in fuga dalla peste che flagellava la città. Da lunedì annunceremo i primi narratori di eccezione e ascolteremo le loro storie. I loro videomessaggi arriveranno dritti nelle vostre case e vi faranno compagnia per 3-5 minuti al giorno. Mentre consumate le ferie per badare i figlioli, mentre la pandemia vi ha fatto saltare i piani e gli incassi, mentre un raffreddore vi fa pensare al peggio.
Se volete candidarvi come narratori successivi, scrivete a la.festina@gmail.com per conoscere le regole del gioco.

Faremo pausa come nell'opera del Boccaccio ogni venerdì e sabato. Ci auguriamo di trovarci per sbaciucchiarci dal vivo al di là della quarantena e che questa pausa ci insegni ad ascoltare la creatività e l'empatia in tempo di crisi.