Ricevo da Pisa il primo comunicato da Lumiere: lo storico cinema è appena stato ristrutturato per diventare un locale di ristorazione più spettacolo. Ecco la visita guidata virtuale:
Servono
ventiquattro passi. Se sei molto alto o molto fiero, forse uno o due
meno. Con ventiquattro passi percorri tutto il corridoio che dalla
porta su vicolo del Tidi conduce alla tenda rossa oltre la quale si
apre la sala. A destra la prima cosa che cattura la tua attenzione è
la balaustra bianca in stile liberty, spettatrice delle varie
mutazioni di identità del luogo. Nella zona licenziosa e complice
dove stavano le ultime file di poltrone del cinema, trovi il bancone
del bar. Ruotando il tuo sguardo di 180° vedi dall'altra parte un
palco lungo undici metri e profondo cinque che abbraccia la sala.
Tutto in terra è rivestito di parquet e fasci di luce.
Nel
corso del Novecento questo spazio ha cambiato nomi e gestioni, ma
passeggiando nel vicolo del Tidi è chiaro quale denominazione abbia
vinto su tutte. Lumiere. Lo trovi scritto sulla facciata e nella
curva dell'arco.
Era
il 1899 quando il Caffé dell'Ussaro, diventato café-chantant,
anticipò le tendenze dell'epoca e propose la fruizione collettiva di
immagini in movimento. I fratelli Lumiere avevano da poco brevettato
il
cinématographe.
Negli edifici ristrutturati nel retro del Palazzo Agostini, dove
originariamente aveva luogo l'antica chiesa di San Ilario in Porta
Aurea, il 22 dicembre 1914 fu inaugurato un cinema per unire
l'innovazione alla possibilità di accogliere un vasto pubblico.
In
anni più vicini, se un avventore del cinema avesse attraversato il
corridoio con ventiquattro passi e poi avesse poggiato l'orecchio nel
punto più a sud della parete rivolta verso Lungarno Pacinotti,
avrebbe sentito rumori di pentole e fornelli. Oltre un muro non
troppo spesso rispetto agli altri di Palazzo Agostini, lavorava la
cucina della pizzeria il Vecchio Dado. La più recente trasformazione
di Lumiere è ripartita da lì; nella parete è stato aperto un varco
simbolico e materiale.
Oggi
Lumiere si presenta in una nuova veste alzandosi su due gambe. La
prima è la non sopita vocazione culturale allo spettacolo
innovativo, all'intrattenimento pensato e cangiante. La seconda è la
passione per la ristorazione,
intesa come quella grande possibilità di appagare proponendo formule
di qualità.
Lumiere
è quindi il luogo dove indugiare negli equilibri possibili tra arti
e cucina e l'occasione per sperimentare il benessere che ne viene a
derivare. Qui trovano spazio le esigenze di fruizione culturale, cura
enogastronomica, attenzione alle evoluzioni tecnologiche e di
aggregazione, ascolto del territorio e relazione con la città. Il
protagonista messo al centro di questa costante ricerca, è il
pubblico che entra.
Qui
Lumiere: ricomincia lo spettacolo.
preview dalla prima settimana:
martedì 5 VIVE LE JAZZ!
mercoledì 6 CABARET CIRCUS
giovedì 7 DESTINAZIONE CARIBE
venerdì 8 SWING PARTY
con Trio Radiomarelli e Ghiaccioli e Branzini