
Poco sotto l'Arno è un boato. Tronchi sradicati sbattono contro i piloni del ponte e rallentano l'incalzare della piena.
L'autobus in cui speravo non mi aspetta e mi impalo ad imprecare in mezzo alla via. Seduta nei sedili posteriori una rana gigantesca, sgargiante, mi fissa. Alza un dito scheletrico e indica in alto. Alzo la testa e mi accorgo solo adesso di quanto sta succedendo: da ieri notte questa non è una pioggia d'acqua ma un flagello di rane. Minute cadono su di noi come una piaga di cui non ci rendiamo conto. Deboli gracidano "Bu Bu" "Ga Ga" "Bu Bu" "Ga Ga".
L'autobus in cui speravo non mi aspetta e mi impalo ad imprecare in mezzo alla via. Seduta nei sedili posteriori una rana gigantesca, sgargiante, mi fissa. Alza un dito scheletrico e indica in alto. Alzo la testa e mi accorgo solo adesso di quanto sta succedendo: da ieri notte questa non è una pioggia d'acqua ma un flagello di rane. Minute cadono su di noi come una piaga di cui non ci rendiamo conto. Deboli gracidano "Bu Bu" "Ga Ga" "Bu Bu" "Ga Ga".