Ieri sera la mia macchina ha preso l'ultimo buco disponibile del parcheggio della Flog. Mi sono messa in fila per fare il biglietto mentre dicevano agli altri alla guida: "Niente ragazzi, ormai è completo".
Venerdì sera, scossoni di pioggia. Festina è entrata alla festa mensile di Azione Gay e Lesbica con due amiche che ci vengono spesso e l'hanno inserita nel loro rituale. Primo stop al guardaroba, dove ci siamo spogliate di cappotti e rigidità, affidando il tutto ai ragazzi in piedi sulle sedie e intenti ad impilare grucce. Secondo stop, si prende da bere.
Per inquadrare la serata al suo avvio, siamo quindi salite al piano di sopra. Dall'alto si distinguono subito i personaggi che terranno caldo il dancefloor: quel signore con i capelli bianchi, quella coppia di quarantenni agguerrite, i ragazzini con gli occhiali da nerd.
"Il bello di questa festa è che ci trovi di tutto e non è mai sempre la stessa gente, anche se c'è uno zoccolo duro" mi spiega Stefania "e chiunque viene qui si vuole divertire". Mi racconta di altri eventi in cui ha avuto la stessa sensazione, a cui partcipavano gay come immigrati stranieri come gente comune. Siamo all'opposto del ghettizzare, nessuno è fuori luogo.
La serata ha raggiunto presto un ritmo incalzante, giusto un attimo di respiro per un tango al femminile e poi il frutto proibito è stato colto. Una serie di sacchetti di tulle contenenti bracciali fluorescenti multicolor appesi al soffitto tentavano Festina da inizio serata. E non solo Festina, visto che qualcuno ha preso qualcun altro sulle spalle ed ha iniziato a ghermirli. Uno, due, quattro. Il bottino si è rovesciato sulla folla. Festina ha agguantato una manciata di trofei, li ha consegnati alle amiche, se ne è infilata due al polso e ripercorrendo le sue impronte nel fango si è dileguata con un sorriso beffardo.
Prossimo appuntamento alla Flog Martedì 7 dicembre.Venerdì sera, scossoni di pioggia. Festina è entrata alla festa mensile di Azione Gay e Lesbica con due amiche che ci vengono spesso e l'hanno inserita nel loro rituale. Primo stop al guardaroba, dove ci siamo spogliate di cappotti e rigidità, affidando il tutto ai ragazzi in piedi sulle sedie e intenti ad impilare grucce. Secondo stop, si prende da bere.
Per inquadrare la serata al suo avvio, siamo quindi salite al piano di sopra. Dall'alto si distinguono subito i personaggi che terranno caldo il dancefloor: quel signore con i capelli bianchi, quella coppia di quarantenni agguerrite, i ragazzini con gli occhiali da nerd.
"Il bello di questa festa è che ci trovi di tutto e non è mai sempre la stessa gente, anche se c'è uno zoccolo duro" mi spiega Stefania "e chiunque viene qui si vuole divertire". Mi racconta di altri eventi in cui ha avuto la stessa sensazione, a cui partcipavano gay come immigrati stranieri come gente comune. Siamo all'opposto del ghettizzare, nessuno è fuori luogo.
La serata ha raggiunto presto un ritmo incalzante, giusto un attimo di respiro per un tango al femminile e poi il frutto proibito è stato colto. Una serie di sacchetti di tulle contenenti bracciali fluorescenti multicolor appesi al soffitto tentavano Festina da inizio serata. E non solo Festina, visto che qualcuno ha preso qualcun altro sulle spalle ed ha iniziato a ghermirli. Uno, due, quattro. Il bottino si è rovesciato sulla folla. Festina ha agguantato una manciata di trofei, li ha consegnati alle amiche, se ne è infilata due al polso e ripercorrendo le sue impronte nel fango si è dileguata con un sorriso beffardo.
Ingresso 10 euro, 8 con tessera Arci.
Il sito di Azione Gay e Lesbica>>Link