Sta arrivando la festa di Halloween: All allows even - svela l'etimologia - la sera in cui tutto è permesso, inclusa la credenza che i defunti tornino per far visita ai vivi. Per ingannare i morti, è diffusa la tradizione di intagliare le zucche come volti spaventosi e porre al loro interno una candela. Ma non solo negli Stati Uniti, leggiamo su wikipedia:
l'uso di zucche o, più spesso in Europa, di fantocci rappresentanti streghe e di rape vuote illuminate, è documentato anche in alcune località del Piemonte, della Liguria, della Campania, del Friuli (dove si chiamano Crepis o Musons), dell'Emilia-Romagna, dell'alto Lazio e della Toscana, dove la zucca svuotata era nota nella cultura contadina con il nome di Zozzo.Il 31 ottobre si avvicna, i bambini italiani tradurranno trick-or-treat con "dolcetto o scherzetto", i negozi hanno venduto maschere con cui ragazzi ed adulti si recheranno alle feste organizzate.
Anche in varie località della Sardegna la notte della Commemorazione dei Defunti si svolgono riti che hanno strette similitudini con la tipica festa di Halloween d'oltreoceano, nel paese di Pattada si intagliano le zucche, in altre località si svolge il rito de "Is Animeddas" (Le Streghe), de Su bene 'e is animas, o de su mortu mortu, dove i bambini travestiti bussano alle porte chiedendo doni. Questo rito in Molise viene chiamato "l'anim' de le murt".
Vi è anche una leggenda britannica che narra di un ragazzo, Jack, che compiva atti malvagi sulla terra e più di una volta aveva fatto gli scherzi al Diavolo, così, quando morì, diventò un fantasma che vaga con una lanterna ricavata da una zucca illuminata (Jack o'lantern, Jack della Lanterna).
Il consiglio di Festina: Se tutto è permesso, approfittatene davvero. Se i fantasmi tornano, affrontateli.
Firenze è in fermento, a tutti buon divertimento e raccontatemi i vostri piani malefici: come passerete la serata di domani?