venerdì 11 maggio 2018

Festina ed i DakhaBrakha a FE



Un’oscura processione che si alimenta con il ritmo di battiti di tamburo e si accompagna dal mormorio di un violoncello, si trasforma in un inno, un'invocazione, una ripartizione selvaggia e stravagante. Definiti così alla vigilia della loro performance del 2016 a Milano, i DakhaBrakha devono il loro nome all'espressione “Dai/Prendi” in ucraino antico. 
Il progetto musicale nasce nel 2004 al Kyiv Center di Arte Contemporanea “DAKH” grazie a Vladyslav Troitskiy, direttore del teatro. “Abbiamo deciso di creare un nuovo stile di musica che si compone principalmente di melodie ucraine più popolari e antiche, con l’aggiunta di alcune sonorità africane e idee bulgare o ungheresi. Dakha Brakha raccoglie i vari elementi con vere e prioprie spedizioni. Andiamo nei diversi villaggi, montiamo la nostra tenda, andiamo a trovare i babushkas del posto e gli chiediamo di cantarci le loro canzoni popolari. Li registriamo per poi utilizzarli nelle nostre composizioni”.

Un concerto del gruppo DakhaBrakha porta in scena il caos etnico come fosse la cifra stilistica essenziale dell’anima ucraina. Melodie folk di rara asimmetria suonate con una sbalorditiva quantità di strumenti provenienti da tradizioni musicali indiane, arabe, africane, russe e persino australiane, si intrecciano e si trasformano senza requie, dando vita a uno show destabilizzante che trascina il concetto stesso di world music alle estreme conseguenze.
Marko Halanevych – voce, darbuka, tabla, fisarmonica
Olena Tsibulska – voce, tamburo basso, percussioni, garmoshka
Nina Garenetska – voce, violoncello, tamburo basso

FABBRICA EUROPA 2018
12 maggio 21:00

Costo biglietto 12 euro



Programma completo della IX serata del festival Fabbrica Europa
Alle ore 20 alla Stazione Leopolda in Pode Ser la giovane francese Leila Ka, partendo da una sintassi hip-hop e attraversando diversi linguaggi coreografici, porta in scena un racconto intenso alla ricerca delle composite identità che costituiscono la persona.
A seguire (ore 20.30) va in scena Boucle di Xuan Le, straordinario performer che passa con disinvoltura dal pattinaggio a rotelle alla danza contemporanea. Muovendosi sui roller, il franco-vietnamita esprime un universo coreografico intenso e suggestivo e racconta una sorta di viaggio iniziatico ed emozionale.
Al Teatro Studio di Scandicci ore 21 Teatro della Toscana presenta Quasi una vita. Scene dal Chissàdove, regia di Roberto Bacci.
Alla Stazione Leopolda (ore 21) il gruppo ucraino DakhaBrakha.
Alle ore 22.30 Mash di e con Annamaria Ajmone e Marcela Santander: partendo dai principi del mashup musicale, la performance applica lo stesso processo alla coreografia per creare una nuova dimensione dinamica e relazionale.
La serata si chiude (ore 23.30) con Quiet Ensemble: sonorità inaspettate e squarci di luce danno vita a un concerto sinfonico e a un balletto meccanico di fari motorizzati.