domenica 8 aprile 2018

Festina Middle East is back

Salt of This Sea by Annemarie Jacir
Quella volta che ad Aqaba, la (unica) cittadina portuale della Giordania, il proprietario di un albergo a una stella mi promise migliaia di euro se solo fossi andata e a prostituirmi a Dubai, mentre stasava lo scarico della doccia. E quando facendo due passi con la mia amica Sabina sotto un foulard annodato senza destrezza, tre diversi passanti si sentirono in diritto di fermarci e chiedere se eravamo lesbiche, visto che andavamo in giro senza alcun uomo. 
E quella volta che uno sconosciuto con cui bevevo té sul tetto dell'hotel di Amman si assentò per andare a comprarmi una birra clandestina perché gli avevo confidato che ne bevevo sempre una prima di un volo da prendere.
Sono pezzi sconnessi e cangianti quelli che formano la mia idea di "Medio Oriente". Sono le persone e le esperienze che mi sono capitate a comporre il mosaico più che frasi astratte. 
In assenza di un volo che mi aspetti per raggiungere Teheran o piazza Jamaa el Fna ed il fumo delle sue bancarelle serali, possiamo partire con i potenti mezzi messi a disposizione da Middle East Now, edizione nona.


Dal 10 al 15 aprile cinema, documentari, arte, teatro, musica, cibo, incontri ed eventi speciali si susseguono per portarci in Afghanistan, Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi, Kurdistan, Kuwait, Iran, Iraq, Israele, Libano, Marocco, Tunisia, Palestina, Siria, Turchia e per la prima volta Sudan. Confini labili quindi, ma prospettiva chiara: quella di un'immersione che sostituisca gli stereotipi con una conoscenza più personale e diretta dei paesi interessati.
Due sale, il Cinema Stensen ed il Teatro della Compagnia e numerose location sono coinvolte nel programma. Qui tutti gli eventi