martedì 9 settembre 2014

Festina in un golf a quattro maniche


C'è stato ieri il vernissage al SACI di via Sant'Antonino di Temporary Relationships, il progetto a più mani e maniche con cui Manuela Mancioppi popola lo spazio di indumenti che inducono relazionamenti. I maglioni pluribraccia vanno tirati giù dalle grucce ed indossati, abbracciati, condivisi per poi rimetterli a posto per la prossima sperimentazione.

Dal testo di Pietro Gaglianò "Anatomia della condizione sociale"
Le nuove forme di interazione sociale che nascono dalla frequentazione della websfera dove, quasi sempre nella scia di una tendenza largamente condivisa, i singoli utenti si trasformano occasionalmente in attori di un’aggregazione sensoriale e fisica, rappresentano – io credo – solo un rivestimento: una superficie che si ritiene abbastanza impegnata o, in base alle vocazioni, alla moda, o nient’altro che divertente, riempitiva. Niente che interferisca con le scelte morali delle persone, con la loro effettiva apertura verso la condivisione di una costruzione di senso, che stimoli la comprensione di esigenze e necessità esterne alla propria sfera personale, e l’impegno concreto e duraturo in comportamenti sostenibili e tesi al raggiungimento di un obiettivo. I così detti flash mob, e la presunta dimensione partecipativa, molto millantata nel discorso politico progressista e democratico, sono manifestazioni di una stessa condizione di dittatura del pensiero in cui l’illusoria partecipazione (agli eventi istantanei o alla democrazia diretta) sono solo una pellicola stesa su un individualismo che potremmo definire dogmatico rispetto alla cultura sociale corrente, in quanto promosso e imposto dal sistema di consumo capitalista che fonda sulla soddisfazione del desiderio personale la percezione del benessere. 
La partecipazione dovrebbe implicare almeno due direzioni che potrebbero essere figurate come altrettanti movimenti opposti: l’acquisizione di qualcosa e la cessione di qualcos’altro, dove la seconda azione dovrebbe essere quella con il maggior valore formativo, utile alla crescita e alla consapevolezza di chi la agisce. Questo impone un tempo lungo, una volontà precisa di ascolto e la certezza che la condivisione può anche limitare le prerogative del singolo ma lo fa nell’interesse e nella prospettiva di un bene comune, quindi più alto, più sostenibile, fisiologicamente più desiderabile nell’ambito della pluralità sociale. Il lavoro di Manuela Mancioppi senza molte parole mette in opera una sintesi visibile ed esperibile di questa possibilità lavorando contemporaneamente su due piani. In primo luogo la volontarietà dell’azione, dove viene messa a disposizione degli spettatori la possibilità di lasciare la condizione neutra e di entrare in gioco.
Questo richiede anche l’assunzione di una responsabilità soggettiva rispetto ai comportamenti, al contesto, alla situazione in cui si entra in azione e al paesaggio che si lascia dopo il proprio passaggio. Allo stesso tempo le opere, con il loro carattere di temporaneità, prevedono che l’uso (o l’interpretazione) che ne viene fatto non pregiudichi la possibilità per altri partecipanti, in futuro, di avvantaggiarsi delle stesse condizioni. L’altro aspetto importante è proprio nella riflessione specifica che nasce dalla condivisione di un indumento che imbriglia e modifica il movimento, e sul fatto che le scelte da compiere devono tenere conto di una prossimità fisica con altre persone che va oltre la semplice vicinanza: niente di quello che viene fatto è senza conseguenze, ed esiste un legame per niente metaforico che tiene insieme le strutture collettive. Ignorare tutto questo significa coltivare la sopraffazione, e le esperienze messe a disposizione dal lavoro dell’artista permettono di verificarlo in modo diretto, autonomo e contemporaneamente condiviso.


Il sito di Manuela Mancioppi>>Link
CALENDARIO DEGLI EVENTI IN PROGRESS>>Link


TEMPORARY RELATIONSHIPS
8 settembre - 3 ottobre
apertura Lunedì-Venerdì 9.00-19.00 . Sabato-Domenica 13.00-19.00
SACI Gallery | Palazzo dei Cartelloni
Via Sant'Antonino 11 | Firenze
Ingresso libero