mercoledì 30 aprile 2014

Festina Afghanistan Freak

Negli anni '70 il mondo era un altro ad Est di Herat. I viaggiatori hippie che coprivano in autostop la distanza tra Atene ed Istanbul, prendevano i treni persiani ed approdavano al confine di uno stato completamente diverso da come lo vediamo oggi. Attraversavano Kandahar diretti a Kabul, per restare in Afghanistan oppure proseguire alla volta della multicolore India, attratti da Goa, per raggiungere forse perfino Katmandu.
Ben altri scenari mi richiama alla mente il Viaggio a Kandahar di Mohsen Makhmalbaf, in cui nel 2001 la grata del burqa diventa l'unica prospettiva possibile per percorrere l'Afghanistan.
E l'attualità di questi giorni riporta alla ribalta le statue di Bamiyan che vennero distrutte dai Taliban 13 anni fa. Il governo afgano vorrebbe ricostruirne almeno una mentre l'Unesco, avendo dichiarato il loro sito Patrimonio mondiale dell'umanità, opta per una soluzione conservazionista dello status esistente.
Di questo ed altro c'è occasione di parlare venerdi 16 maggio alle ore 21:00 alla Limonaia di Villa Strozzi a Firenze. Un incontro ad ingresso libero riunisce alcuni viaggiatori (musicisti, fotografi, scrittori) che negli anni’70 si sono recati in Afghanistan. L’incontro nasce dalla pubblicazione della rivista online “Erodoto 108 - Viaggio a Oriente” [leggi online], in cui compare un articolo di Isabella Mancini dal titolo “Viaggio in stile freak. Colloquio con Bruno Casini”.