
Come un cavaliere medievale bisognoso di una benedizione alla vigilia di un'imminente partenza, questa mattina alle ore 10:00 in punto sono entrata nella St.Augustine Catholic Church nel quartiere di Tremé. Un coro gospel accompagnato da una cantante pianista e da una donna col sax ha alzato al cielo un canto vibrante e mistico. Poche parole del prete e ne è seguito un altro, ogni fedele sulle panche batteva le mani e un uomo seduto dietro di me ha attaccato a seguire le parole con una voce così profonda da farmi tremare.
Ho pensato così tante cose nello stesso momento che non posso spiegarle: schiavitù, gioia, vita, riti, fede. La celebrazione dura fino alle 12:00. Fuori dalla chiesa, ho trovato Robert e mi sono fermata a parlare con lui. "La prossima settimana la messa sarà bellissima e avremo la parata perchè ci sarà il Satchmo festival, lo sai" mi ha detto con quel tono insistente che vorrebbe farmi rimanere. Anche una parte di me è restia all'idea di lasciare questa città, eppure so che è il momento di andare. Se rimanessi potrei perdere del tutto la testa e svegliarmi una mattina con la pelle nera, ignara di tutto quello che sono stata prima di arrivare qui. C'è qualcuno che di questo potrebbe soffrire troppo.
Ho pensato così tante cose nello stesso momento che non posso spiegarle: schiavitù, gioia, vita, riti, fede. La celebrazione dura fino alle 12:00. Fuori dalla chiesa, ho trovato Robert e mi sono fermata a parlare con lui. "La prossima settimana la messa sarà bellissima e avremo la parata perchè ci sarà il Satchmo festival, lo sai" mi ha detto con quel tono insistente che vorrebbe farmi rimanere. Anche una parte di me è restia all'idea di lasciare questa città, eppure so che è il momento di andare. Se rimanessi potrei perdere del tutto la testa e svegliarmi una mattina con la pelle nera, ignara di tutto quello che sono stata prima di arrivare qui. C'è qualcuno che di questo potrebbe soffrire troppo.