martedì 18 maggio 2010

Festina has a pinhole


Fotografare è uno dei modi più diffusi per esplorare gli spazi di una città. Tra i tanti sistemi per farlo, ne esiste uno contraddistinto da un ritmo lento, contemplativo e incline allo stupore: si tratta dell'uso del foro stenopeico, pinhole in inglese. Come funziona? Esistono tappi per le macchine fotografiche reflex come per le toy camera come la mia Diana. Ma c'è anche una verisione fai-da-te: basta praticare un foro molto piccolo e rotondo ad una scatola di scarpe a cui abbiamo dipinto l'interno di nero. In camera oscura si inserisce la carta fotografica nella scatola, che poi sigilliamo e ne copriamo il buco. A questo punto disponiamo di tutto quello che serve per realizzare immagini con grande profondità di campo, ma anche ritratti, a patto che i soggetti stiano fermi il tempo necessario.
Insomma basta un forellino per sostituire l'obiettivo e scattare fotografie con infiniti dettagli e prospettive visionarie. Indispensabile ricordare di estrarre la carta fotografica in un ambiente privo di luce e procedere con lo sviluppo. Il ritorno al procedimento analogico per noi figli del gameboy è a tratti emozionante.

Un memorandum tratto da Nadir Magazine:
  • Fotografate sempre in piena luce scegliendo soggetti ben contrastati.
  • Evitate i controluce: il piccolissimo foro provoca dei brutti scherzi esasperando il fenomeno della diffrazione.
  • Usate un cavalletto e fotografate solo soggetti statici (salvo effetti di mosso voluti) o usate pellicole di alta sensibilità.
  • Tenete presente che le vostre foto saranno caratterizzate da una elevatissima vignettatura (caduta di luce ai bordi).
Per calcolare i tempi di posa, io sono andata per tentativi e ho calcolato che con una scatola con un foro del diametro di uno spillo, a maggio e verso le 16:00 in via San Gallo (strada ampia ma senza troppa luce diretta) era necessario esporre un tempo compreso tra 1' 30'' e 2'. Invece del cavalletto abbiamo appoggiato la scatola sul tettino di una macchina e poi su un marciapiede.
Per alcune indicazioni matematiche, vedere questo sito>>Link.

Le immagini sopra sono tratte da qui.