venerdì 21 agosto 2015

Festina Hi&Low Soundscapes (Summer sunset)


Festina Lente con il musicologo e musicista elettroacustico Francesco Giannico, fondatore di AIPS, presenta il workshop "Hi&Low" (dal paesaggio sonoro a bassa ad alta fedeltà) per il 7 settembre 2015. La partecipazione è gratuita ed i posti disponibili sono 5, gli interessati non si attardino.

What > Linee guida del workshop
Tramite la pratica delle soundwalk, il ws vuole porre al centro la trasformazione acustica che ha accompagnato e accompagna città e campagne limitrofe. Una trasformazione meno netta di un tempo eppur presente con caratteristiche inedite.
Gli iscritti apprenderanno dalla mattina al pomeriggio: tecniche di registrazione digitale, concetti di soundscape composition e lavoreranno all'editing dei campioni audio raccolti. In serata i vari campioni verranno da loro utilizzati all'interno della performance live presso Easy Living, prima del varo di cento lanterne galleggianti sull'Arno.

Tra gli argomenti trattati: 
Introduzione al paesaggio sonoro 
Tecniche basiliari di registrazione digitale 
Le mappe sonore 
Soundwalk 
Formati audio, posizionamento, lo zoom H4 
Soundscaping e tecniche di rappresentazione sonora 
Verranno messi online l'intero progetto e la relativa mappatura sonora assieme ai credits per i partecipanti. 

Info ed iscrizioni: la.festina@gmail.com

Where > San Niccolò e collina limitrofa
In campagna ed in città, ossia nel rione di San Niccolò e nella collina che da piazza Poggi sale verso il piazzale e prosegue fino all'aperta campagna. Negli ultimi anni il divario percettivo tra paesaggio sonoro lo-fi ed hi-fi si è ampliato notevolmente mettendo in discussione le peculiarità stesse dei territori di riferimento. Firenze, come altre città, è andata incontro ad una banalizzazione estrema del paesaggio sonoro a differenza della campagna, che tuttavia non è rimasta esente da trasformazioni. La neo-antropizzazione delle campagne ha popolato di nuovi suoni territori generalmente molto placidi.
Guide eccezionali della soundwalk, i residenti storici del quartiere attivi nel Centro di documentazione di San Niccolò.

When  > 7 settembre, non a caso la Rificolona
Nessuna festa fiorentina è più intrisa del rapporto tra città e contado come quella della Rificolona. 
Da tempo immemorabile, il 7 settembre sera, vigilia della nascita di Maria (e prima dell'era cristiana festa di Demetra, dea dei campi, dei raccolti e dell'agricoltura) i contadini scendevano a Firenze dalle campagne in pellegrinaggio alla SS. Annunziata, onorando nella vergine madre di Dio, la fertilità della terra insieme a ogni donna che nasce e fa nascere e ai bambini come frutti. Si avviavano prima dell'imbrunire e col sopraggiungere della notte ciascuno accendeva la sua fiaccola, candela o lucerna. Giunti in piazza passavano la notte nella chiesa e nei chiostri della SS.Annunziata, sotto i loggiati, cantando, pregando, suonando e ballando. Il giorno dopo, 8 settembre, oltre alla festa religiosa in basilica, le famiglie contadine animavano una fiera dove si vendevano le cose fatte in casa, i filati e i panni tessuti a mano, i funghi seccati sull'aia, il pane cotto nel forno a legna e gli altri prodotti dei boschi e dei poderi. In questo modo veniva onorata la campagna nel centro della città di Firenze.

I fiorentini non persero occasione per ridicolizzare i contadini: le contadine che vendevano alla Fiera venivano chiamate "Fierucolone", cioè donne buffe senza grazia in una fiera che non valeva niente (Fierucola). Le fiaccole che scendevano dalle campagne la notte del 7 settembre venivano scimmiottate dai cittadini con lampioncini di carta a forma di gonne contadine, chiamati "Rificolone" sempre per prendere in giro i costumi delle donne di campagna che non si volevano sottomettere alle mode "coi fiocchi" della città. Questo è il senso del ritornello "Ona, ona, ona! Quant'è bella la Rificolona! La mia l'è con i fiocchi! La tua l'è coi pidocchi!" Eppure non mancavano i pidocchi fra i fiocchi della città! I contadini stettero al gioco per secoli, ribattendo con arguzia e poesie improvvisate di cui erano maestri.

Agli inizi del 1800, per un incidente in cui un cocchiere fu ucciso da uno studente la festa fu pubblicamente abolita dal Granduca per molti anni. Ma a quell'epoca iniziava l'industrializzazione e i contadini cominciavano a prendere sul serio le prese in giro dei fiorentini vergognandosi di quello che erano. Anche i cittadini divennero più caustici supponendo di poter sostituire nella loro economia i contadini con gli operai delle fabbriche e i campi vicini con quelli dei paesi lontani che producevano di più e costavano meno. Fu allora che il significato profondo della festa della Rificolona per Firenze sparì e invece di festeggiare, con la nascita di Maria, la nascita di ogni donna e la terra, i fiorentini cominciarono ad andare in giro come dei bischeri festeggiando soltanto dei lampioncini di carta.


Who > Il docente 
Francesco Giannico (Taranto 1979) è musicologo, musicista elettroacustico e webdesigner. "Un’attenzione quasi maniacale a ciò che è “paesaggio sonoro” (studiato, reinterpretato, stravolto); un lungo elenco di collaborazioni con campioni della sperimentazione italiana e mondiale (a partire da Bruno Dorella ed Amy Denio); l’attenzione e i lusinghieri riconoscimenti datigli da un gigante come Thurston Moore dei Sonic Youth"(presentazione de Robot Festival 2013 - Bologna). Laureato in musicologia presso l’Università degli Studi di Lecce con una tesi in Storia della Musica per Film e successivamente specializzatosi in Design e New Media e Progettazione Culturale. Nel 2010 fonda AIPS, l’archivio italiano dei paesaggi sonori con A.Ballerini con cui da vita 3 anni dopo all’etichetta indipendente Oak Editions.
Ha pubblicato i suoi dischi con svariate label e collaborato con numerosi artisti come: Matteo Uggeri, Luca Mauri, Bruno Dorella, Amy Denio, Kim Cascone, Thollem McDonas, Zac Nelson, Stefan Bonitatibus , Ben Chatwin, Mary Levykina, Anna Aleksandra Waliszewska. Fabio Orsi , Alessio Ballerini, Nicola Di Croce, Giulio Aldinucci. 

Evento nel calendario EF2015, con il contributo del Comune di Firenze.