martedì 24 settembre 2013

Festina non rinunciare alla Casamance


Mi hanno detto Non Andarci! e lo diranno anche a te, ma spesso disobbedire porta infinita bellezza. 
Ci si arriva da Dakar con 14 ore di nave, via terra attraversando lo stato del Gambia, oppure in volo su Cap Skirring o Ziguinchor. Si tratta della regione più a sud del territorio senegalese. Ci sono delfini e lamantini che nuotano nel fiume che le dà il nome ed una vegetazione ricca, florida, gustosa come i manghi maturi che pendono dai rami. 

Dal momento in cui ho cominciato a leggere la Lonely Planet, ho deciso che il mio viaggio sarebbe approdato in Casamance. Ci troviamo nella zona che fino a 5 o 6 anni fa era off limits per via dei ribelli armati. In questa estate 2013 tutto è sicuro, incantevole e perfino tranquillo per via del fatto che nella stagione delle piogge il turismo è rarefatto.
Per gli spostamenti con mezzi pubblici, ci sono minibus e sept-place, con autoradio a cassette da cui risuona lieto il reggae in francese. Come prima tappa, io ho raggiunto la costa fino a Djembering. Il cuore del villaggio è una piazza con al centro un kapok, e questi alberi, capaci si dice di parlare alle persone, sono i pilastri di una cosmologia intrecciata negli elementi naturali.


Armata di incoscienza e spirito di avventura, camminando attraverso campi e boschi magici ho raggiunto il campement (ostello costruito come accampamento tradizionale) più vicino all'oceano, strutturato come la tradizionale casa a impluvium: tutte le stanze si affacciano sul cortile centrale che ha il tetto forato per raccogliere l'acqua piovana. La spiaggia è a 100 metri, praticamente deserta, lambita da una fitta fila di alberi altissimi.
Se vuoi prenotare una stanza e farti venire a prendere chiama Elore, guida e padrone di casa
 +221 777898377 || www.chezmaxetmilo.wordpress.com/
Ad aprile il villaggio diventa la sede del Festival des Rizieres>>Link
Non scordare una sosta al laboratorio di artigianato della cooperativa femminile Anahare Cadiamor, in cui vendono bambole per finanziare cure mediche ed istruzione. Costo unitario, 10 euro.


Altri villaggi toccati nel mio tour di 5 giorni: Cap Skirring (scappate dai fanfaroni, osservate sulla spiaggia le piroghe ed i pesci messi ad essiccare), Elinkine (sostate all'unico Campement: ha una stupenda vista sul fiume e destinano alla comunità locale una parte dei profitti), Ziguinchor (vi racconto presto come impegnare una giornata per conoscere la vita di una famiglia e apprendere la delicata arte del batik).

Avvertenza smaliziata.
La componente più interessante del viaggiare in Africa è la scoperta incredibile di una contemporaneità che assorbe tradizioni e vita urbana, strategie di sopravvivenza delle credenze nelle nuove forme della modernità. Godine l'estetica ma diffida dai cliché, dai riti di iniziazione troppo accessibili ai forestieri, dai re che ti invitano a prendere il tè. Sono più vere la persistente curiosità e l'innata gentilezza di donne vestite di mille colori, come le proposte sessuali di uomini alla ricerca di un'opportunità europea. Il Senegal ha un'idea spesso fittizia del benessere in Italia, prova a spiegare a chi incontri com'è e come non è, da noi, avere un lavoro, una famiglia, una morale e tante paure.

Il riepilogo di tutto il viaggio di Festina in Senegal>>Link