Sabato
4 ottobre, le famiglie di Firenze sono chiamate a prendere posizione
contro tutte le guerre ed in particolare contro il genocidio in corso
a Gaza. Un grandissimo Mandala vivente sarà creato nel rione di San
Niccolò con la partecipazione fisica e tangibile di bambini, ragazzi
e adulti.
Cosa
rende il mandala un simbolo quasi ipnotico è la sua circolarità. Se
ci si dispone in piedi lungo la circonferenza esterna, siamo tutti alla
stessa distanza dal centro. In sanscrito la parola Mandala rimanda
proprio al senso di "cerchio" e di "centro" e
queste due parole spiegano anche perché gli ideatori di Socialisarte
lo hanno scelto per un'azione concreta il prossimo sabato 4 ottobre.
Approfondiamo il concetto con le parole di Gabriel Zoccola, presidente di Socialisarte: "Lavoriamo in diversi posti del mondo oltre a Firenze, certamente in Sud America e, soprattutto, in Palestina fino a che è stato possibile. La nostra sensibilità sociale ci spinge ad essere presenti in questo momento delicato, anche se siamo in ritardo, però va bene. L'Italia è in prima linea in questo momento e vogliamo rinforzare questa iniziativa popolare che ha preso forza con le ultime marce, gli scioperi e le manifestazioni e può influenzare le decisioni.
La nostra modalità è sempre poetica, artistica. Quindi vogliamo fare questo Mandala: riprendiamo la simbologia buddhista, induista, in cui questa figura ci riporta l'idea della uguaglianza. Dice che siamo tutti equidistanti dal centro, nel cerchio, quindi tutti uguali: è un simbolo della uguaglianza, della democrazia, della giustizia sociale.
Abbiamo inventato questa modalità motoria, perché
le nostre corde sono quelle della danza e del movimento, per fare
questo rituale per chiedere la pace. Ci saremo non solo
spiritualmente, ma anche come una presenza fisica reale. E per questo
vi invitiamo e vogliamo essere in tanti per lasciare un segno
tangibile, visibile e poetico della nostra urgenza e richiesta…
perché vogliamo la pace. Vi aspettiamo molto, molto, con il cuore
aperto".
Il
Mandala vivente sarà filmato dall'alto per apparire nella sua
completezza, i partecipanti saranno piccoli ma potenti nella ripresa
di un drone. Nessuno sarà protagonista meno degli altri, il senso
dell'azione sarà pacifico e collettivo.
Proprio l'utilizzo di un
drone, strumento versatile che può portare stupore positivo quanto
distruzione e oppressione, rimanda il mio pensiero alla Global Sumud
Flotilla (attaccata svariate volte proprio dai droni) e al martoriato
territorio palestinese. La presenza di droni nelle strade di Gaza è
così massiccia da essere stata interiorizzata. I bambini (vedi
il Gaza
Birds Singing group) inventando addirittura canzoni che
armonizzano il ronzio costante del drone e lo usano per trovare gioia
nonostante la fame, i bombardamenti, le infinite ore di dolore. La
loro forza nel restare umani e non violenti durante un genocidio, è
di forte ispirazione alla creazione di un trampolino tangibile per la
pace.
Appuntamento
alle ore 16:00 di Sabato 4 ottobre
alla Torre di San Niccolò
(piazza Poggi)
per un'azione collettiva sulle Rampe del
Poggi.
Iniziativa
promossa da Socialisarte nella cornice degli appuntamenti Sabato in
famiglia di Città Metropolitana di Firenze, in collaborazione con
Comitato di San Niccolò e Festina Lente.