mercoledì 29 novembre 2017

Festina e la Ginkgo Biloba


Mani in alto!
Eccomi colta in fragrante alle 11.19 del 27 novembre 2017 munita di guanti monouso e sacchetto di plastica, intenta a raccogliere foglie giallissime e semi maleodoranti, contenuti in piccole albicocche cadute per terra.

Se avete notato anche voi il più giallo tra gli alberi gialli in autunno, probabilmente vi siete imbattuti in un esemplare di Ginkgo Biloba. Pianta originaria del continente asiatico, è scelta in ambito europeo ed italiano per abbellire i viali alberati. Resistente alle avversità climatiche ed immune ai parassiti, il Giappone l'ha vista fiorire ad Hiroshima la primavera successiva al bombardamento nucleare, la Ginkgo Biloba arriva a campare 1000 anni.

A Firenze ne ho scovato esemplari femminili (quelli che fanno le albicocche puzzolenti) a Piazzale Michelangelo ed in uno spiazzo erboso all'incrocio tra via Villamagna e via Erbosa.
Sia le foglie che i semi possono essere utilizzati a fini alimentari e curativi, oltre che per riprodurre la pianta. Si dice che il the realizzato dalle sue foglie costituisca l'elisir della giovinezza cerebrale, i semi tostati scoppiano come popcorn, io consiglio una gita nella vegetazione urbana anche solo per riempire gli occhi di giallo.

Quando anche in autunno, d'un tratto è primavera.