Fabbrica Europa arriva a maggio, ma già da adesso seleziona giovani danzatori e performer per laboratori coordinati da artisti ospiti e finalizzati a esibizioni nell'ambito del Festival 2012.
Le audizioni si terranno a Firenze il 31 marzo 2012. Invia il curriculum entro il 26 marzo all’indirizzo info@fabbricaeuropa.net.
Ecco i dettagli dei laboratori:
DEWEY DELL – LABORATORIO 1
Numero di persone: da 8 a 12 ragazze
Età: da 18 a 30 anni
Ambito di formazione: danza, teatro
Periodo di lavoro: dal 01/05 al 04/05
Orari: 3 ore al giorno
Tipologia lavoro: i danzatori selezionati lavoreranno intorno a una breve coreografia, già delineata ed esistente nelle sue linee principali, che sarà inserita all'interno del lavoro Grave. La coreografia, la cui durata si aggira intorno ai 10 minuti complessivi, sarà strettamente connessa a un tessuto sonoro, che sarà importante ascoltare e conoscere bene in quanto aiuterà anche nel movimento essendo portatore di segnali musicali.
Date performance: 05/05 e 06/05
Luogo della performance: Stazione Leopolda
Dewey Dell è una giovane compagnia formatasi nel 2007 a Cesena dall’unione di quattro ragazzi: Teodora, Agata, Demetrio Castellucci ed Eugenio Resta. I quattro fondatori della compagnia sono cresciuti artisticamente condividendo l’importante esperienza formativa della Stoa, la Scuola di movimento fisico e filosofico di Cesena.
GRAVE
Il movimento di questo breve lavoro verterà intorno alla sensazione di un corpo che precipita.
Un essere che, in caduta libera, ha una lentezza nei suoi gesti proprio mentre la gravità lo proietta a terra ad una velocità stratosferica. Il momento fisso nella velocità. Un punto immobile dentro la velocità di un corpo che sa che si schianterà.
MATEJA BUCAR – LABORATORIO 2
Numero di persone: 15 tra danzatori e danzatrici.
Età: da 18 a 30 anni
Ambito di formazione: danza
Periodo di lavoro: dal 04/05 all'08/05
Orari: 5 ore al giorno
Tipologia lavoro: i danzatori saranno divisi in piccoli gruppi e lavoreranno intorno a brevi coreografie che verranno poi presentate sugli attraversamenti pedonali del centro storico di Firenze.
Date performance: dal 09/05 al 12/05
Luogo della performance: centro storico di Firenze
Mateja Bucar: dopo una formazione nel balletto classico in Slovenia, ha proseguito lo studio presso il Centre de dance International Rossella Hightower a Cannes (France) e in seminari di danza e progetti di coreografi contemporanei Europei e Americani (Arthur Rosenfeld, Mathilde Monier, John Jaspers). E’ stata una solista del Balletto Nazionale Sloveno a Ljubljana, e membro del Dance Theatre Ljubljana. Dal 1992 lavora come coreografa indipendente.
GREEN LIGHT
I movimenti senza fine di attraversamento delle strade nelle città, durante le luci verdi e rosse dei semafori, sono coreografie in sé. Il progetto chiamato “Green Light” si propone di “aggiornare” questa coreografia urbana già esistente dei nostri giorni.
Quando i pedoni devono fermarsi davanti alla luce rossa e quando la luce verde si accende di nuovo avviene una sorpresa – al posto del normale passaggio pedonale, appare una coreografia e i danzatori attraversano la strada in una maniera attentamente orchestrata. Ma la luce verde può essere anche letta come un permesso a creare, a provocare una sorpresa, a prendersi il diritto di reinterpretare liberamente questo limitato periodo dato dalla “Green Light”.
Ecco i dettagli dei laboratori:
DEWEY DELL – LABORATORIO 1
Numero di persone: da 8 a 12 ragazze
Età: da 18 a 30 anni
Ambito di formazione: danza, teatro
Periodo di lavoro: dal 01/05 al 04/05
Orari: 3 ore al giorno
Tipologia lavoro: i danzatori selezionati lavoreranno intorno a una breve coreografia, già delineata ed esistente nelle sue linee principali, che sarà inserita all'interno del lavoro Grave. La coreografia, la cui durata si aggira intorno ai 10 minuti complessivi, sarà strettamente connessa a un tessuto sonoro, che sarà importante ascoltare e conoscere bene in quanto aiuterà anche nel movimento essendo portatore di segnali musicali.
Date performance: 05/05 e 06/05
Luogo della performance: Stazione Leopolda
Dewey Dell è una giovane compagnia formatasi nel 2007 a Cesena dall’unione di quattro ragazzi: Teodora, Agata, Demetrio Castellucci ed Eugenio Resta. I quattro fondatori della compagnia sono cresciuti artisticamente condividendo l’importante esperienza formativa della Stoa, la Scuola di movimento fisico e filosofico di Cesena.
GRAVE
Il movimento di questo breve lavoro verterà intorno alla sensazione di un corpo che precipita.
Un essere che, in caduta libera, ha una lentezza nei suoi gesti proprio mentre la gravità lo proietta a terra ad una velocità stratosferica. Il momento fisso nella velocità. Un punto immobile dentro la velocità di un corpo che sa che si schianterà.
MATEJA BUCAR – LABORATORIO 2
Numero di persone: 15 tra danzatori e danzatrici.
Età: da 18 a 30 anni
Ambito di formazione: danza
Periodo di lavoro: dal 04/05 all'08/05
Orari: 5 ore al giorno
Tipologia lavoro: i danzatori saranno divisi in piccoli gruppi e lavoreranno intorno a brevi coreografie che verranno poi presentate sugli attraversamenti pedonali del centro storico di Firenze.
Date performance: dal 09/05 al 12/05
Luogo della performance: centro storico di Firenze
Mateja Bucar: dopo una formazione nel balletto classico in Slovenia, ha proseguito lo studio presso il Centre de dance International Rossella Hightower a Cannes (France) e in seminari di danza e progetti di coreografi contemporanei Europei e Americani (Arthur Rosenfeld, Mathilde Monier, John Jaspers). E’ stata una solista del Balletto Nazionale Sloveno a Ljubljana, e membro del Dance Theatre Ljubljana. Dal 1992 lavora come coreografa indipendente.
GREEN LIGHT
I movimenti senza fine di attraversamento delle strade nelle città, durante le luci verdi e rosse dei semafori, sono coreografie in sé. Il progetto chiamato “Green Light” si propone di “aggiornare” questa coreografia urbana già esistente dei nostri giorni.
Quando i pedoni devono fermarsi davanti alla luce rossa e quando la luce verde si accende di nuovo avviene una sorpresa – al posto del normale passaggio pedonale, appare una coreografia e i danzatori attraversano la strada in una maniera attentamente orchestrata. Ma la luce verde può essere anche letta come un permesso a creare, a provocare una sorpresa, a prendersi il diritto di reinterpretare liberamente questo limitato periodo dato dalla “Green Light”.