©Open Studios - Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Palazzo Strozzi, Firenze
Entrare negli studi di 12 artisti del territorio a cavallo tra Firenze, Prato e Pistoia. Da ottobre è possibile grazie al progetto Open Studio della Strozzina.
Per capire come funziona, ieri pomeriggio ho partecipato all'incontro con Letizia Renzini. Alle 17:30 ho raggiunto un gruppo di altre cinque donne davanti al portone di casa sua, in via dell'Orto, quindi siamo salite su. Per immaginare chi avrei incontrato, mi sono letta la sua presentazione come artista, cha la descrive: Costantemente animata dal desiderio di misurarsi con il jazz e il video, l'elettronica e il visual, la voce e la danza, la performance e la riflessione critica, il suo percorso trova origine nei primi anni Novanta quando con Lorenzo Brusci si addentra nelle registrazioni d'ambiente, veri e propri field recordings su cui progressivamente inserisce il canto e video. Alla base di tutto c'è la composizione, non importa come essa si esprima, se attraverso il suono, le immagini o il corpo.
L'ingresso-sala da pranzo allestito per la videoproiezione e le incursioni sonore è diventato luogo di dialogo e spazio per conoscere alcuni lavori di Letizia: per cominciare Conferenza Muta, presentata per la Notte Bianca nella corte di Palazzo Strozzi, con led luminosi oppure mascherine per isolare l'udito. Abbiamo anche approfondito La Bambola di Carne, progetto nato dalla passione per il film di Ernst Lubitsch Die Puppe (1919) e realizzato con la danzatrice Marina Giovannini. Una sbirciatina ai lavori in cantiere attraverso i video delle prove, ed è stato già tempo di andare.
Tra gli argomenti sfiorati in toni da tè tra amiche, la corporeità del suono, la femminilità rara nei mestrieri dell'arte, la (non) routine di un lavoro creativo, la pulizia di casa e i lavori di ristrutturazione che si suole rimandare.
Come partecipare? Basta prenotare una visita scrivendo alla mail a.tempesti@palazzostrozzi.org
Per capire come funziona, ieri pomeriggio ho partecipato all'incontro con Letizia Renzini. Alle 17:30 ho raggiunto un gruppo di altre cinque donne davanti al portone di casa sua, in via dell'Orto, quindi siamo salite su. Per immaginare chi avrei incontrato, mi sono letta la sua presentazione come artista, cha la descrive: Costantemente animata dal desiderio di misurarsi con il jazz e il video, l'elettronica e il visual, la voce e la danza, la performance e la riflessione critica, il suo percorso trova origine nei primi anni Novanta quando con Lorenzo Brusci si addentra nelle registrazioni d'ambiente, veri e propri field recordings su cui progressivamente inserisce il canto e video. Alla base di tutto c'è la composizione, non importa come essa si esprima, se attraverso il suono, le immagini o il corpo.
L'ingresso-sala da pranzo allestito per la videoproiezione e le incursioni sonore è diventato luogo di dialogo e spazio per conoscere alcuni lavori di Letizia: per cominciare Conferenza Muta, presentata per la Notte Bianca nella corte di Palazzo Strozzi, con led luminosi oppure mascherine per isolare l'udito. Abbiamo anche approfondito La Bambola di Carne, progetto nato dalla passione per il film di Ernst Lubitsch Die Puppe (1919) e realizzato con la danzatrice Marina Giovannini. Una sbirciatina ai lavori in cantiere attraverso i video delle prove, ed è stato già tempo di andare.
Tra gli argomenti sfiorati in toni da tè tra amiche, la corporeità del suono, la femminilità rara nei mestrieri dell'arte, la (non) routine di un lavoro creativo, la pulizia di casa e i lavori di ristrutturazione che si suole rimandare.
Come partecipare? Basta prenotare una visita scrivendo alla mail a.tempesti@palazzostrozzi.org
Il calendario fino a giugno:
mercoledì 16 giugno Federico GoriVia Europa 123, Quarrata, Pistoia
Per approfondimenti, visitare il sito >>Link.
OPEN STUDIOS EDIZIONE 2010-2011, cliccare qui>>Link
Per approfondimenti, visitare il sito >>Link.
OPEN STUDIOS EDIZIONE 2010-2011, cliccare qui>>Link