Tilcara bus terminal |
Prima di poter provare a dormire, le
questioni da risolvere sono almeno tre.
Numero uno, devo fare pipì. Visto che
l'unico bagno è al piano di sotto e non avrò voglia di tornarci una
seconda volta, afferro la bottiglietta di acqua potabile e l'astuccio
con spazzolino-dentifricio-salviette-umidificate e fazzoletti e mi
avventuro a compiere due missioni in una. Esco vittoriosa da quel
cubo in tre minuti netti, pronta per risolvere il problema numero
due. Il rivestimento in plastica del tetto fa un rumore infernale
sbattendo su un'asta in metallo del retro del bus. Gli altri
passeggeri che siedono in coda, sei o sette adolescenti sparsi qua e
là tra i sedili, non danno segni di fastidio ma nessuno con quel
frastuono che si ripete ad ogni variazione di velocità può riposare
in pace. Armeggio un paio di minuti con un paio di bustine di
plastica che attorciglio per creare uno spessore sufficiente a
separare le due superfici che si urtano e attutire la vibrazione.
Devo ripetere l'operazione due o tre volte, ma alla fine ottengo un
silenzio quasi costante che mi aiuterà a prendere sonno per almeno
quattro ore, speriamo, consecutive. Mc Gyver è una donna italiana.
La terza questione è l'assenza di una
coperta. La temperatura al momento a bordo non è polare come altre
volte anzi è piuttosto tiepida. La compagnia avrà scelto la
politica di investire un po' di più in riscaldamento per
risparmiarsi l'acquisto e la pulizia delle coperte. Però a me senza
nulla addosso viene più difficile prendere sonno. Pesco la
sciarpa-mantello nel fondo dello zainetto, mi sfilo la felpa e mi
accartoccio in obliquo sfruttando lo spazio di due sedili per
assumere la posizione più orizzontale che sia possibile trovare.
Su questo bus, che è alto due piani e
lungo come un tir, ma qui lo chiamano micro, l'opzione cama non era
disponibile. L'opzione cama è quella più comoda, con il sedile che
si inclina di più, più spazio tra passeggero e passeggero,
imbottiture di lusso, come viaggiare in business class.
Tandil bus termial |
Su questo bus, che sfreccia nella notte
della Pampa alla conquista del confine con la Patagonia, l'unica
opzione disponibile era quella semi-cama. E con l'opzione semi-cama,
con l'aggravante del sedile quasi in coda dove lo sbandamento del
mezzo si avverte di più, si dorme meno.
Altre variabili che minacciano il
riposo di un contemporaneo viaggiatore su ruote in America Latina
possono essere la presenza di un vicino di posto ingombrante negli
spazi o nei modi o un'incomprensione con l'addetto alla biglietteria
che ti dica che servono la cena e poi invece viaggi digiuno a volte
anche per molte ore.
Dopo oltre 8000 Km di esperienza su pista, posso affermare che molto dipende dalla compagnia, ma che il viaggio perfetto da prenotare per riuscire a dormire è con un sedile nelle posizioni davanti, il sopra è più panoramico ma nel piano inferiore si sente meno lo sballottio della strada, distante dalle ruote e, se c'è, dal lato delle sedute singole. La cena servita a bordo è molto rilassante perché mangiare insieme agli altri viaggiatori crea un senso di condivisione ed armonia e una bevanda calda aiuta a rilassarsi. Mai scordarsi di tenere vicino anche nel sonno i documenti indispensabili a proseguire il viaggio: passaporto e carta di credito, per il resto i furti non sono frequenti. Lo zaino la valigia più voluminosi verranno imbarcati nella stiva, quindi abituarsi a portare in un bagaglio a mano un paio di indumenti pesanti, dai calzini ad un golfino comodo, per sopperire in caso di aria condizionata eccessivamente potente. Utile anche un paio di cuffie per collegarsi all'audio dei film che quasi sempre vengono proposti. Non sono presenti prese per ricaricare il cellulare, in caso di emergenza io ho fatto gli occhi dolci al personale in cabina.
Dopo oltre 8000 Km di esperienza su pista, posso affermare che molto dipende dalla compagnia, ma che il viaggio perfetto da prenotare per riuscire a dormire è con un sedile nelle posizioni davanti, il sopra è più panoramico ma nel piano inferiore si sente meno lo sballottio della strada, distante dalle ruote e, se c'è, dal lato delle sedute singole. La cena servita a bordo è molto rilassante perché mangiare insieme agli altri viaggiatori crea un senso di condivisione ed armonia e una bevanda calda aiuta a rilassarsi. Mai scordarsi di tenere vicino anche nel sonno i documenti indispensabili a proseguire il viaggio: passaporto e carta di credito, per il resto i furti non sono frequenti. Lo zaino la valigia più voluminosi verranno imbarcati nella stiva, quindi abituarsi a portare in un bagaglio a mano un paio di indumenti pesanti, dai calzini ad un golfino comodo, per sopperire in caso di aria condizionata eccessivamente potente. Utile anche un paio di cuffie per collegarsi all'audio dei film che quasi sempre vengono proposti. Non sono presenti prese per ricaricare il cellulare, in caso di emergenza io ho fatto gli occhi dolci al personale in cabina.
Acquistare il biglietto del viaggio
direttamente al terminal conviene perché molte compagnie applicano
uno sconto del 10% o 15% che può arrivare al 20% con un pagamento in
contanti. Prenotare in anticipo consente la scelta dei posti e alcune
volte, soprattutto in Cile, una politica di prezzi più bassi simile a
quella delle compagnie aeree low cost.
Certo è che chi viaggia come
me, decidendo itinerari e tempi on the go, troverà invece
molto utile consultare un paio di siti che consentono l'acquisto del
biglietto online con relativa scelta dei posti.
Consultarli entrambi perché a volte
uno non mostra le soluzioni dell'altro. Non compaiono le linee di
trasporto provinciale ma non vi allarmate, quasi tutto è collegato.
Prima di presentarsi alla partenza ricordarsi di stampare la conferma
di prenotazione perché è specificato che non accettano copie
digitali. Nella speranza che questo cambi per risparmiare lo spreco
di carta e facilitare la vita dei viaggiatori Millennials, in caso
che non riusciate proprio a trovare un buco per stampare, la tattica
consigliata è di nuovo, occhi dolci.