venerdì 16 agosto 2013

Festina ed il giallo Sciachetrà

Lo sciachetrà è davvero buonissimo, le uve sono fatte appassire al sole e poi strizzate a mano. Provalo al bar ma stai attenta che non ti diano Vin Santo!
L'avvertimento della signora della Coop di Rio Maggiore si è rivelato profetico ieri sera, quando abbiamo deciso di assaggiare il passito delle vigne terrazzate della Liguria poco prima di tornare verso casa. Ma facciamo un passo indietro: ecco che vi porto alle Cinque Terre con me.

Le Cinque Terre hanno nomi facili da imparare; da Nord: Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Rio Maggiore. Pareti rocciose che si innalzano dal mare, villaggi di case colorate, acqua cristallina, le discese ardite e le risalite. Il modo più comodo per visitarle? Il treno. Fare il biglietto? Una preoccupazione per beneducati: le corse durano pochissimo ed i controllori non si affrettano a verificare.
Esiste una tessera comprensiva di trasporti ed accesso ai percorsi a piedi, la Cinque Terre Card. Può essere conveniente se alloggiate a Vernazza, perché da lì partono gli unici due percorsi possibili da attraversare questa estate 2013. Tutti gli altri, tra cui la celebre Via dell'Amore, sono stati chiusi e ancora non riaperti. Ritardi burocratici che evitano nuovi rischi, soluzioni all'italiana.

Ecco dove abbiamo dormito, mangiato, riso e bevuto in questo Ferragosto alle Cinque Terre.
B&B Alla Porta Rossa - Manarola>> consigliato
Scelto il paese in base alle foto su google, una raffica di mail ha trovato disponibilità per dormire presso questa struttura con costo di 110 euro per una notte in camera matrimoniale con balconcino vista mare. L'esperienza nel complesso: petali di fiori sul letto, formiche sul bidet.
Se ci capitate, di notte fate un giro per il carrugio che va verso il mare dopo la porta antica. Il vento e le luci in lontananze portano con la mente nello spazio onirico di tutte le città a strapiombo sul mare.

Bar Enrica - Manarola>> consigliato
Unica gelateria avvistata in paese e anche buona opzione per una colazione brunch: ci sono varie scelte tra crepe salate e uovo fritto, yogurt e cereali e pancake. Costo medio 7 euro a persona.

Ristorante Pizzeria Vulnetia - Vernazza>> consigliato
Suggerito dalla signora della coop di Vernazza e da un lupodimare-fotografo-incantatore, questo locale porta l'antico nome latino della città. Da provare il "tegame" con acciughe, patate e pomodoro, piatto tipico del luogo. Come vino della casa, un quartino di Cinque Terre bianco, piacevole. La location in piazzetta è molto gradevole. Per aperitivo aspettando il tavolo c'è l'Ananasso bar poco più avanti.
Costo per 2 persone, 43 euro.

Bar Centrale - Rio Maggiore>> Sconsigliato
Ci sediamo per assaggiare il rinomato Sciachetrà e arriva al tavolo un bicchierino che tanto sembra vin santo con piattino di tre cantuccini. Assaggio e anche il sapore ricorda il vin santo. Entro per trovare una prova del fatto che mi sto sbagliando, ma aumentano i dubbi. Quando chiedo di mostrarmi la bottiglia del vino, ne esce una senza etichetta. Si giustificano dicendo che è lì perché quello lo fanno loro, sanno che non si potrebbe ma ne fanno poco. Ci fanno pagare 6 euro e ci alziamo scontenti. Alla faccia della correttezza verso i clienti e la promozione sincera del territorio e dei suoi prodotti. 
In un bar più avanti assaggiamo lo Sciachetrà vero, con etichetta Cinque Terre, ed è buonissimo. Un sapore più volatile del vin santo, vivace, che vale tutte le 9 euro del costo medio a cui lo vendono. 'E dolce e un po' ci consola.