martedì 23 ottobre 2012

Festina sella cavallo criniera


Domenica sono tornata a cavallo. Guardare la campagna da lassù, con le mani tra il collo sudato e la criniera bionda dell'animale, mi ha fatto capire che avevo preso una pausa ed il mio non era un addio definitivo al mondo delle selle e degli interni coscia doloranti.
Allacciare il sottopancia, passare le redini all'indietro, afferrare la sella e salire con un salto deciso. Rilassare la schiena per seguire l'andatura del passo, battere la sella al trotto, essere decisi nel frenare l'animale se parte per un galoppo prematuro. Ecco tutti i piccoli gesti che non ho scordato da quando 10 anni fa imparavo a cavalcare con una maestra di nome Jenny ed un cavallo di nome Tobia, che godeva come un porco nel disarcionarmi sempre a destra. Aveva un tecnica infallibile fatta di zig zag e accelerazioni, in qualche modo lo infastidivo e lui risolveva con l'espellermi.

Rimonto in sella, dò un segnale alla vita che il mio spirito d'avventura è intatto e scalpitante.

Nella foto Clara della fattoria Bellavista a Crespina (Pi), dove i cavalli pascolano in libertà.
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