domenica 17 ottobre 2010

Festina va a castagne

Festina si sveglia con la voglia di castagne. Questo frutto dell'autunno è quello che preferiva disegnare quando era bambina, quando imparava a scrivere gne e gni e voleva usare il pennarello marrone.
Ottobre è il mese in cui in Toscana è abitudine storica andare a castagne, ossia dedicare una giornata al sottobosco, raccogliendo i ricci tra le foglie cadute. Volete affrontare questa avventura armati di stivali di gomma e cestino? Credo che possiamo individuare le zone con i boschi più adatti mappando le sagre dedicate. Si inizia con il Mugello, terra d'eccellenza che vanta una Strada del Marrone nei dintorni di Marradi. Ottimo luogo di raccolta anche il Casentino, celebre il Monte Amiata, ma anche la Montagna Pistoiese, Lunigiana e Garfagnana. Nei dintorni di Firenze, la Festa dei Marroni è in corso a Monte Morello nelle domeniche di ottobre, quindi anche oggi ed il 24.

Un trucco per i neo-raccoglitori: immergere le castagne raccolte in grandi secchi d'acqua. Quelle che restano a galla hanno il verme, tanto vale buttarle subito. Le altre si lasciano a mollo per una settimana, cambiando l'acqua ed eliminando quelle che emergono. Dopo vanno ben asciugate e conservate in luogo aerato.

Conoscete qualche ricetta a base di castagne? Scrivetela nei commenti!
La farina ricavata da questo frutto si conserva tutto l'anno. Oltre a venire arrostite o bollite nel vino, diventando caldarroste, bruciate, ballotte, le castagne danno vita ai necci, al castagnaccio e anche al Mont Blanc, il preferito di Festina. Lo conoscete? Mia zia M. costruiva in un vassoio un monte fatto di denso purè di castagne e lo guarniva con panna montata e spumini. C'è chi usa scaglie di cioccolato o marron glacés, il risultato suppongo rimanga strepitoso.