mercoledì 18 agosto 2010

Festina USA la giornata visionaria

Se mi dicessero: ti lasciamo visitare un solo museo statunitense, quale scegli? La mia riposta sarebbe: American Visionary Art Museum, Baltimore. Provo a descriverlo a ritroso. Si finisce con una full immersion nel mondo dei robot e delle statue ambulanti: c'è un enorme barboncino rosa alto come un elefante e un elefante di pezza, una carrozza trainata da cavalli a ruote e tutti quanti si affrontano in una corsa nel mese di maggio. All'esterno c'è un giardino di sculture e un uovo di 2 metri coperto di vetri colorati. Nell'edificio principale il primo piano ospita le creazioni di menti folgorate da visioni ed è un viaggio impressionante. Tra gli insegnamenti che mi porto a casa, questi due pensieri. Il primo è di Mary L. Proctor, che vive in una casa mobile in Florida, Tallahasse: "When a man loves a woman, he'll never hurt her not break her apart. 'Cause he knows loving her is better than breaking her heart". E in una delle geniali cartoline appese a lato delle scale, sopra e sotto il disegno della pulsantiera di un ascensore: "When mine is higher I feel secretly superior".
La ciliegina sulla torta sono le due grandi stanze del negozio, in cui la creatività impera ancora e libri in italiano sulla schizofrenia fanno compagnia a palline antistress a forma di George W. Bush e chewin-gum che promettono conversioni immediate a religioni in disuso.

Il sito del museo>>Link & Baltimore Kinetic Sculpture Ride>>Link