lunedì 22 febbraio 2010

Festina con "Una certa classe"


"Amo i Martini, ma due al massimo. Tre, e sono sotto il tavolo. Quattro, e sono sotto il cameriere."

"La prima cosa che faccio la mattina è lavarmi i denti e affilarmi la lingua."

(Dorothy Parker)

Questo fine settimana volevo proprio fare qualcosa di nuovo. Sono andata quindi a una cena con spettacolo. "Una certa classe" è il nuovo spettacolo di Alessandro Riccio e Daniela D'Argenio. Si tratta di quattro sketch, quattro scenette, intervallate dalle varie portate della cena. Lo scenario della serata è Villa Caruso Bellosguardo a Lastra a Signa. Le quattro, esilaranti scene sono tratte da racconti e scritti provenienti dall'affilata penna di Dorothy Parker, giornalista, scrittrice, poetessa tra le più argute e caustiche commentatrici dei fenomeni di costume dell'America degli anni Venti e Trenta.

Ecco quindi lo scrittore famoso alle prese con un'ammiratrice, una donna disperata in attesa di una telefonata, una ragazza intraprendente alle prese con un vicino di tavolo di poche parole e infine una coppia che, per concludere la serata, decide di farsi un ultimo goccetto. L'alcol è il filo conduttore di tutte e quattro le situazioni. Farsi un bicchiere di whisky nella New York degli anni Trenta voleva dire trasgredire la legge, ed era quindi molto più che bersi un goccio d'alcol.

Sono passati quasi cento anni da quando Dorothy Parker riemipiva le pagine dei quotidiani con le sue annotazioni civettuole e sferzanti, eppure ancora oggi mi riconosco nei persoggi raccontati: debolezze, delusioni e speranze sono le stesse di allora.

Lo spettacolo ti lascia un sorriso spontaneo che si fa amaro e malinconico nell'immagine di una gioia che si raggiunge solo a sorsi d'alcol.